Nel Servizio Medico per l’Osteoporosi del Centro Medico BluGallery si eseguono visite specialistiche per la diagnosi e la cura dell’osteoporsi e la densitometria ossea (detta anche MOC-DEXA): un esame alle ossa che permette diagnosticare la presenza di osteoporosi e il rischio di fratture calcolando la massa ossea e, in particolare, la densità minerale.
CHE COS’È L’OSTEOPOROSI
L’osteoporosi è una patologia cronico degenerativa causata dalla progressiva riduzione della massa ossea e dal deterioramento della microarchitettura scheletrica, che determina un conseguente aumento del rischio fratture.
Esistono due principali categorie di osteoporosi:
- Primitiva, quando l’osteoporosi si manifesta con la menopausa (postmenopausale) o con l’avanzare dell’età (senile)
- Secondaria, quando l’osteoporosi è determinata da patologie e farmaci.
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER L’OSTEOPOROSI PRIMARIA SONO:
- Il sesso femminile, le donne sono più soggette a questo tipo di patologia
- L’essere sottopeso, vale a dire un basso indice di massa corporea
- L’avanzamento dell’età
- L’abuso di alcolici
- Il consumo di sigarette
- La carenza di vitamina D
- La menopausa precoce, vale a dire prima dei 45 anni
- Una ridotta attività fisica
- Periodi lunghi senza movimento (spesso legati a ricoveri ospedalieri)
- Un’alimentazione con ridotto introito di calcio oppure con eccessivo introito di sodio
- Trapianti
- Pregresse fratture da fragilità, in particolare pregresse fratture alle vertebre, polso, femore, omero
- Familiarità con persone che hanno subito fratture di femore o di vertebre.
Le malattie e i disturbi che possono provocare la comparsa di osteoporosi secondarie:
- Malattie polmonari
- Malattie neurologiche
- Malattie renali
- Malattie reumatiche, tra cui l’artrite reumatoide
- Malattie endocrine, tra cui ipogonadismo, ipercortisolismo, iperparatiroidismo, ipertiroidismo, iperprolattinemia, diabete mellito tipo 1 e 2, acromegalia, deficit GH
- Malattie dell’apparato gastro-enterico, tra cui epatopatie croniche, cirrosi biliare primitiva, morbo celiaco
- Malattie ematologiche e malattie mielo e linfoproliferative, tra cui mieloma multiplo e gammopatie monoclonali
- Anoressia.
A COSA SERVE E PERCHÉ È OPPORTUNO EFFETTUARE LA DENSITOMETRIA OSSEA (MOC-DEXA)
La resistenza meccanica delle ossa è dettata per il 60-80% dalla materia minerale presente all’interno dell’osso. Affinché le ossa siano sane, è dunque importante che ci sia una buona densità minerale ossea (BMD), cioè un’adeguata quantità di minerali presenti per ogni centimetro quadrato dell’osso.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la diagnosi densitometrica di osteoporosi si basa sulla valutazione della densità minerale con tecnica dual-energy x-ray absorptiometry (DXA), che raffronta la quantità di materia minerale nelle ossa del paziente con quella media di soggetti adulti sani.
Le aree generalmente valutate con la densitometria ossea (MOC-DEXA) sono la colonna lombare ed il femore prossimale. I dati ricavati dall’esame MOC-DEXA vengono chiamati “valori densitometrici” e possono essere: normali, in osteopenia (cioè la densità ossea è più bassa del normale) oppure in osteoporosi. In generale, più i valori densitometrici sono bassi, più aumenta il rischio di una potenziale frattura dell’osso.
Va precisato che i risultati della densitometria ossea possono essere tradotti in diagnosi clinica di osteoporosi solo dopo che il medico specialista abbia valutato complessivamente la condizione e i sintomi del paziente.
Attraverso la visita specialistica, il medico potrà infatti prendere visione dei risultati dell’esame MOC-DEXA e di tutto il quadro clinico del paziente in modo da escludere patologie o sintomi simili.