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Osteoporosi: un nuovo incontro aperto a tutti per parlare di prevenzione con i nostri medici specialisti

OSTEOPOROSI, LA LADRA SILENZIOSA.
Prevenzione e stili di vita.


Incontri aperti alla cittadinanza: INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti


SABATO 18 NOVEMBRE 2023 – ORE 10:00


Sala convegni del Centro Medico BluGallery


Continuano i nostri incontri sulla prevenzione con il focus, questa volta, su una patologia molto insidiosa: l’Osteoporosi.

Sensibilizzare le persone verso fattori di rischio non modificabili quali età, sesso e familiarità e quelli modificabili è al centro dell’incontro che si terrà sabato 18 novembre 2023 alle ore 10:00 presso la Sala convegni del Centro Medico BluGallery a San Severino Marche, Via F. Ferranti, 41 - zona industriale Taccoli (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti).

Si stima che l’osteoporosi sia molto diffusa a livello globale e che nel nostro paese colpisca circa 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa.

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea e aumentato rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore, polso, omero, caviglia) per traumi anche minimi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha più volte richiamato l’attenzione sull’osteoporosi e, soprattutto, sulle fratture da fragilità, che hanno rilevanti conseguenze sia in termini di mortalità che di disabilità motoria, con elevati costi sanitari e sociali.

L’incontro vedrà come relatori il dottor Andrea Camilletti (specialista in Endocrinologia), la dottoressa Benedetta Ferretti (specialista in Oncologia e Cardiologia), il dottor Francesco Serbassi (Biologo Nutrizionista) e sarà moderato dal dottor Andrea Sgolacchia, specialista in Radiologia.

IL PROGRAMMA

Osteoporosi e rischio di fratture da fragilità ossea: che fare?

Dr. Andrea Camilletti

Osteoporosi in Oncologia.

Dr.ssa Benedetta Ferretti

Lo scheletro, un sistema in continuo mutamento.

Dr. Francesco Serbassi

I RELATORI

Nel suo intervento il dottor Andrea Camilletti parlerà dell’incidenza dell’Osteoporosi nella popolazione italiana, in particolare nelle donne in post menopausa, e del rischio correlato di fratture da fragilità a seguito di traumi di minima entità, che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante. Nel nostro Paese, il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da questa patologia e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all'aumento dell'aspettativa di vita. L’Osteoporosi, sebbene insidiosa, può essere facilmente diagnosticata attraverso esami strumentali che misurano la densità minerale ossea e soprattutto può essere prevenuta attraverso la diagnosi precoce e il rispetto di uno stile di vita sano e adeguato.

Il dottor Francesco Serbassi nel suo intervento approfondirà tutti quei nutrienti che influenzano ogni giorno il complicato metabolismo osseo. Non solo Vitamina D e Calcio, ma anche le proteine, l'alcol e il caffè possono inficiare la densità ossea, portando nel lungo periodo all'Osteoporosi. Questa patologia, che colpisce sia uomini che donne, trova nella dieta e nell'attività fisica due fondamentali mezzi di prevenzione e di cura.

La dottoressa Benedetta Ferretti parlerà di Osteoporosi in ambito oncologico, problema importante e forse sottovalutato anche a causa di linee guida talora non chiare e paure infondate.
Si parla di Osteoporosi "primitiva" quella che compare dopo la menopausa o comunque con l’avanzare dell’età, le Osteoporosi “secondarie” sono quelle legate ad un ampio numero di patologie (ipertiroidismo, iperparatiroidismo, collagenopatie, insufficienza renale cronica, farmaci, ecc.). L’Osteoporosi in oncologia è una forma “secondaria” e può essere provocata da innumerevoli condizioni (malnutrizione, malassorbimento, alterazioni endocrine, acidosi, uso protratto di cortisone, ecc.).
Gli studi ci dicono che nel paziente oncologico non metastatico i soggetti a maggiore rischio di Osteoporosi sono:

  • donne con carcinoma mammario in terapia ormonale adiuvante con inibitori dell’aromatasi;
  • donne giovani con carcinoma mammario che sono state sottoposte a ovariectomia chirurgica o chimica con analoghi LH-RH;
  • uomini con carcinoma prostatico in terapia ormonale adiuvante con blocco androgenico.

È in questo gruppo di pazienti con aspettativa di vita lunga che l’attenzione è prioritaria. Oltre al rispetto di stili di vita sani (corretta ed equilibrata alimentazione contenente adeguate quantità di calcio e di vitamina D, adeguato apporto proteico, attività fisica ed esposizione solare) e corretta definizione del rischio nel singolo caso, possono essere utilizzati farmaci che inibiscono il riassorbimento osseo: i bisfosfonati (alendronato, risedronato, ac. zoledronico), il denosumab (anticorpo monoclonale) a cui vanno associati sempre calcio e vitamina D.
Il denosumab per la sua modalità di somministrazione si presta ad una ottima aderenza con positivi effetti in termini di efficacia clinica e rapporto costi/benefici. Il farmaco, sempre in associazione con calcio e vitamina D, ha dimostrato di ridurre in misura significativa l’incidenza di fratture vertebrali e di femore con una risposta significativa già dopo il primo anno di trattamento, unitamente ad un incremento delle densità ossea lombare e femorale (MOC) e decremento degli indicici riassorbimento osseo (CTX). Il farmaco può essere somministrato anche a lungo con ottima tolleranza e beneficio (per tutta la durata del trattamento ormonale adiuvante). Sono stati segnalati da tempo possibili rebound alla sospensione che vanno attentamente presi in considerazione e gestiti con il proseguimento con terapia con bifosfonati.
Secondo le linee guida AIOM il trattamento farmacologico va iniziato subito indipendentemente dal livello della MOC in quanto il danno trabecolare è precoce e può essere irreversibile.
Da non sottovalutare infine che l’utilizzo dei farmaci antiriassorbitivi può ridurre anche il rischio di metastasi a distanza in donne con carcinoma mammario in terapia ormonale adiuvante, dato emerso da uno studio pubblicato su Lancet nel 2015.

Trovi qui più informazioni sulle prestazioni mediche che offriamo nel nostro
AMBULATORIO DI DIAGNOSI E CURA DELL’OSTEOPOROSI

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